Giugno 6, 2020

La ceramica pulita tra filtri e magneti

In viaggio alla Italcer di Sassuolo, punta dell’iceberg degli investimenti di un distretto che in 15 anni ha dimezzato l’indice degli infortuni Sassuolo.

Il camion esce dalla Via Emilia ed entra dritto nel cortile. Versa i suoi composti di sabbia e scarti di lavorazione direttamente su un nastro che scorre lungo due file parallele di silos. Sul nastro, una lunga barra “separatrice” – affettuosamente chiamata “il coltello” – si occupa di deviare con precisione ogni impasto nel suo silos di riferimento. Succede ogni 3 ore, da lunedì a venerdi. Non ci sono mani. È tutto automatizzato e precedentemente programmato per funzionare.

La “vita” di una piastrella 4.0 comincia così in una fabbrica del distretto ceramico di Sassuolo. Siamo allo stabilimento Italcer di Rubiera dove, come in tutte le ceramiche, si lavora su 3 turni di 8 ore. Con 26 addetti per turno si producono 18mila metri quadrati di ceramica al giorno.

Il distretto di Sassuolo non ha mai smesso di innovare. E grazie all’incrocio con l’industria 4.0, la digitalizzazione delle linee, l’analisi predittiva sullo “stato di salute” dei macchinari, i sistemi sempre più sofisticati di filtraggio di odori e rumori, ha fortemente migliorato in pochi anni la qualità degli ambienti negli stabilimenti produttivi e soprattutto la sicurezza sul lavoro.

Solo nel 2018 – dati di Confindustria Ceramica – gli investimenti sono stati pari a 508,2 milioni di euro, quasi il 10% del fatturato del comparto. Un valore che ha consentito all’intera industria di superare i 2 miliardi nel quinquennio. Uno sforzo enorme, favorito dagli incentivi fiscali di Industria 4.0 per l’ammodernamento degli stabilimenti, che il comparto delle piastrelle ha saputo cogliere più di altri settori industriali italiani, puntando ad un recupero di competitività attraverso tecnologie più evolute.

E infatti dalla postazione del controllo qualità è possibile osservare – quasi come in un videogioco – il processo di approvvigionamento ed effettuare controlli a campione sia sulla qualità dei materiali che sulla loro resistenza.

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